Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: e

Numero di risultati: 18 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

351731
AA. VV. 18 occorrenze

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Verde è il prato e il viale bianco ha un’aiola rossa a fianco; ogni cosa intorno esclama: è d’Italia il panorama.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Schizzo piega la testina sovra il morbido guanciale, e rivede, tale e quale, l’adriatica marina.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Il signor Kartofel Otto passa e arrestasi di botto: che bandiera bella e gaia stende al sol la lavandaia.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

E stringedogli la mano, che a momenti glie la schiaccia: “Non m’è nuova la sua faccia, solennissimo marrano.”

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Italino e i valligiani, consci d’esser italiani, giuran odio all’oppressore inneggiando al tricolore.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Sfilan tutti: il canterano, la cassetta e il divano, sopra cui s’appisolò Capitan Cocoricò.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Ma un vivente tricolore Otto colma di furore: Italin, Carletto e Amalia muti inneggiano all’Italia.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Otto pranza insieme a Kate: pomidor, verze e patate serve lor la locandiera combinando una bandiera.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Si capisce facilmente: il mercante era innocente. E gli autori del trambusto se la ridono di gusto.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Ad un tratto un punto scuro si distingue, è già visibile: dall’austriaco sommergibile parte il solito siluro.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

E gustando la vittoria che il buon caso concede, al baron, come si vede, ei rinfresca la memoria.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Lungo il ponte, agili e baldi, son schierati i marinari; sulla prua che sfida i mari leggi scritto: GARIBALDI.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Ma chi è quel gran vegliardo che compare all’orizzonte? Biondo crin, serena fronte, par che plauda con lo sguardo.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Poi l’afferra, e, come un tordo, sbatacchiandolo ben bene: “Come mai non le sovviene? Io però me ne ricordo.”

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

E dal nostro “Garibaldi” con un impeto che ammalia “Viva il Re, viva l’Italia!” si risponde a quei ribaldi.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Giunge in casa del barone, Fortunel glie lo presenta; ei lo guarda, si rammenta, ed esclama: “É il mio briccone!”

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

Poi del bar si siede al desco Otto ed ordina un rinfresco; ma il garzone gli combina menta, orzata e granatina.

«Corriere dei Piccoli» 33, Anno VII (15 Agosto 1915)

E allorquando l’uomo nero volge gli occhi al suo destriero, nel veder che ha le sue penne si domanda: “O come avvenne?”

Cerca

Modifica ricerca

Categorie